sabato 28 novembre 2015

Io mi RiCreo a piazza Margana





22 Novembre 2015, ore 16
Sala Margana, piazza Margana 40, Roma
L'associazione "DonneInsieme" ha riunito sotto la sigla
"Io mi RiCreo" il talento creativo di sette donne in una mostra
collettiva per promuovere la creatività  femminile e dare visibilità  al lavoro di artiste, artigiane, stiliste romane selezionate tra coloro che hanno portato avanti con passione un progetto di qualità.

Quadri e disegni di Marta Baldassini
Bijoux di Framcesca Bucci
Ceramiche di Marina Coccetti
Disegni stampe tele di Cecilia Matteoli
Fioch non solo t-shirt di Maria Cristina Silvestrini
Tessuti e arredamento di Giovanna Tedeschini

inoltre

Piccolo artigianato della scuola professionale per il recupero di ragazze vulnerabili del Congo di Children Onlus fondo per l'infanzia


















venerdì 22 maggio 2015

In Campidoglio

Il flash mob in Campidoglio
Donne Romane
 
 
  
 


Un drammatico filo rosso di dolore, di violenza e di ingiustizia attraversa i secoli, sostenuto da una mentalità di sopraffazione, ancora dura a morire.

Lo seguiamo attraverso le tragedie di Rea Silvia, Virginia e Lucrezia, narrate da Tito Livio, e le storie drammatiche di Beatrice Cenci e Artemisia Gentileschi processate nelle cupe atmosfere della Roma caravaggesca fino alle protagoniste di crudeli cronache cittadine dei nostri giorni Rosaria e Donatella, vittime incolpevoli del massacro del Circeo e Marinella Cammarata, vittima di una brutalità consumata a due passi da Piazza Navona.
 
 




Rea Silvia: Costretta dallo zio a diventare sacerdotessa della dea Vesta per impedirle di avere una discendenza, fu violentata e, per rendere meno turpe il fatto, dichiarò che il responsabile fosse il dio Marte. Mise al mondo due gemelli, Romolo e Remo, ma fu sepolta viva dallo zio.

Verginia o Virginia: Bella giovane di famiglia plebea, vissuta nel V sec. a.C., di lei si invaghì il decemviro Appio Claudio che, prima con la forza e poi con la “legge”, riuscì a farla dichiarare schiava per possederla. Il padre per proteggerla la uccise.
 
Beatrice Cenci Roma 1577/11 settembre 1599).Nobile romana, vittima di violenza sessuale e fisica da parte del padre. Accusata di complicità nel suo omicidio, venne torturata, processata e giustiziata nella pubblica piazza, nonostante il popolo ne avesse preso le difese.

 
Artemisia Gentileschi: Pittrice (Roma 8 luglio 1593/Napoli 1653).  Fu violentata da Agostino Tassi pittore, amico del padre. Denunciò il suo violentatore, ma alla fine del processo conclusosi con una lieve condanna del Tassi, Artemisia, umiliata e sospettata ingiustamente di immoralità, lasciò Roma per Firenze.

 
Rosaria Lopez e Donatella Colasanti: Violentate, seviziate e massacrate per un giorno ed una notte da tre giovani della Roma bene in una villa del Circeo nel 1975. Rosaria morì e Donatella riuscì a salvarsi fingendosi morta.



Marinella: Marinella (Maria Carla Cammarata) il 7 Marzo 1988 venne stuprata da tre ragazzi nei pressi di piazza Navona. Alla fine del processo d’appello gli stupratori vennero rilasciati a piede libero e poco tempo dopo Marinella si lasciò morire.
 

Le leggi delle donne per le donne

1945  Diritto di voto: 1 febbraio, Decreto Legislativo n. 23

1963   Divieto di licenziamento per matrimonio o maternità: L.9 gen. n. 7

1963   Accesso alle professioni dei Pubblici Uffici: L.9 feb. n. 66

1970   Divorzio: L. 1 dic. n. 898

1971    Tutela delle lavoratrici madri: L.30 dic. n. 1204

1975    Riforma del diritto di famiglia: L. 19 mag. n. 151

1977     Pari opportunità sul lavoro: L. 9 dic. n. 903

1978     Aborto: L. 22 mag. n. 194

1981     Abrogazione del delitto d’onore e matrimonio riparatore: L.5 ago.

1996     Norme contro la violenza sessuale: L. 15 feb. n. 66

2001     Violenza contro le donne: L. 5 apr. n. 154

2003     Pari opportunità: riforma della Costituzione, art. 51

2009     Contrasto alla violenza sessuale: Decreto Legge 23 apr.n. 38

2012     Quote rosa: L. 23 nov. n. 112

2012     Riconoscimento dei figli naturali: L.10 dic. n. 219

 

Insieme si può

 









Giornata del rispetto




GIORNATA DEL RISPETTO
 
II EDIZIONE 
 
Dalle donne del nostro territorio è nato il bisogno di istituire questa giornata del
 
 
RISPETTO
 
 
PERCHE’
 
La differenza non sia disuguaglianza
 
La relazione non sia possesso e sopraffazione
 
La crescita comune sia serena e armonica
 
Ognuno possa fare le sue scelte in libertà
 
La solidarietà vinca sulla discriminazione
 
Vengano sconfitti gli stereotipi che ancora dominano la nostra cultura
 
Sia bandita ogni forma di violenza
 
 
DOVE
 
 
A scuola
 
Nelle famiglie
 
Nelle coppie
 
Nel lavoro
 
Nello sport
 
Nell’ambiente
 
Nel quartiere
 
nella città
 
 
Dal nostro Municipio un  invito a tutta la città per una CAMPAGNA DI EDUCAZIONE  collettiva, per una comunità accogliente, matura, solidale e armonica

LA GIORNATA DEL RISPETTO –  L’INCONTRO TRA DIVERSI

 

mercoledì 13 maggio 2015





DonneInsieme parteciperà con tre eventi alla Giornata del Rispetto
indetta dall'VIII Municipio per il 20 maggio 2015


Dalle 9.00 alle 10.30 Proiezione al liceo classico Socrate del documentario NU GUO sulla società matriarcale della comunità cinese Mosuo; 

a seguire...

in Piazza del Campidoglio alle 12.30  e presso il centro commerciale I Granai alle 17.30:

FLASH MOB "DONNE ROMANE"

Lettura di testi accompagnata da brani musicali e dall'allestimento delle SCARPE ROSSE, di cartelloni e foto.
Un drammatico filo rosso di dolore , di violenza e di ingiustizia che attraversa i secoli , con una mentalità di sopraffazione dura a morire,
Dalle tragedie di REA SILVIA, LUCRETIA e VIRGINIA, narrate da TITO LIVIO , alle eroine popolari BEATRICE CENCI e ARTEMISIA GENTILESCHI, processate nelle cupe atmosfere della Roma Cavaraggesca, fino alle protagoniste delle crude cronache cittadine dei nostri giorni LE RAGAZZE DEL MASSACRO DEL CIRCEO e MARINELLA CAMMARATA, povera vittima della brutalità a due passi da Piazza Navona.


L'immagine è del Romanino e rappresenta l'uccisione di Virginia.







lunedì 20 aprile 2015

Le Radici Materne dell’Economia del Dono



DonneInsieme segnala il convegno


 “Le Radici Materne dell’Economia del Dono”


che si svolgerà a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne dal 25 al 27 aprile 2015.


sabato 11 aprile 2015

Care amiche,
si è tenuta al Millepiani la proiezione del bellissimo documentario NU GUO, nel nome della madre, organizzata da DonneInsieme  col patrocinio dell'VIII Municipio.

Non è soltanto un prezioso documento antropologico sulla comunità Mosuo che vive nello Yunnan, Cina sudoccidentale, ma un documento che ci interroga fortemente sulla nostra stessa concezione di società, di famiglia, di coppia, di maternità, di paternità.
La bellezza dei luoghi, la meravigliosa vivacità dei costumi femminili, la semplicità dello scorrere della vita di quella comunità matriarcale, l'assenza di conflitti originati dal desiderio di possesso, la saggezza profonda e consapevole ci hanno trasmesso un grande senso di armonia, un'armonia che sia pure espressa da una società arcaica e stanziale, può avere molto da insegnare alla nostra disorientata società fluida.

In questa occasione l'Assessora alle Pari opportunità dell'IVI Municipio, Annarita Marocchi, ha presentato la Giornata del Rispetto, che si terrà il 20 maggio e il Quaderno Rosa, la carta dei servizi alle donne dell'VIII Municipio




mercoledì 8 aprile 2015

Nel nome della madre



Venerdì 10 aprile alle 18.00 presso il Multipiano in via Nicolò Odero, Roma, Garbatella


l’Associazione DonneInsieme, con il patrocinio dell’VIII Municipio presenta il Documentario "Nel nome della madre". Una momento di riflessione su modelli culturali e stereotipi.

Sarà presente l’Assessora alle pari opportunità Annarita Marocchi, che con l’occasione presenterà " Il quaderno rosa, la carta dei servizi per le donne".


" Quale società, quale governo, quale religione accetterebbe di eliminare la struttura della famiglia tradizionale per sostituirla con una famiglia estesa dalla quale sono esclusi i padri biologici?

E chi sarebbe d'accordo nel sostituire l'istituzione del matrimonio con un sistema basato sulla libertà sessuale in cui la donna decide senza pressioni di alcun tipo con chi passare la notte e quando avere figli?

Questo è il mondo dei Moso. Un sistema sociale reale, vivo, contemporaneo nel quale sono rovesciati i valori su cui sono costruite tutte le nostre società.
Un sistema che non produce i conflitti e le violenze tra i sessi che il senso comune generalmente attribuisce alla 'natura umana'.

Una piccolo mondo  organizzato in modo profondamente diverso dal nostro che pone interrogativi riguardo ai presupposti su cui si basa la nostra organizzazione sociale. Non vogliamo proporre un modello “altro” ma semplicemente riflettere e discutere insieme su temi quali la violenza, l’educazione,  i ruoli, la famiglia.

Una minoranza che vive nella lontana Cina ha molto da raccontarci e anche, forse,da insegnarci.



venerdì 20 febbraio 2015