Il flash mob in Campidoglio
Donne Romane
Un drammatico filo rosso di dolore, di violenza e di
ingiustizia attraversa i secoli, sostenuto da una mentalità di sopraffazione,
ancora dura a morire.
Lo seguiamo attraverso le tragedie di Rea Silvia, Virginia e
Lucrezia, narrate da Tito Livio, e le storie drammatiche di Beatrice Cenci e
Artemisia Gentileschi processate nelle cupe atmosfere della Roma caravaggesca
fino alle protagoniste di crudeli cronache cittadine dei nostri giorni Rosaria
e Donatella, vittime incolpevoli del massacro del Circeo e Marinella Cammarata,
vittima di una brutalità consumata a due passi da Piazza Navona.

Rea Silvia: Costretta dallo zio a diventare sacerdotessa della dea Vesta per
impedirle di avere una discendenza, fu violentata e, per rendere meno turpe il
fatto, dichiarò che il responsabile fosse il dio Marte. Mise al mondo due
gemelli, Romolo e Remo, ma fu sepolta viva dallo zio.
Verginia o Virginia: Bella giovane di famiglia plebea, vissuta nel V sec. a.C., di
lei si invaghì il decemviro Appio Claudio che, prima con la forza e poi con la
“legge”, riuscì a farla dichiarare schiava per possederla. Il padre per
proteggerla la uccise.
Beatrice Cenci Roma 1577/11
settembre 1599).Nobile romana, vittima di violenza sessuale e fisica da parte
del padre. Accusata di complicità nel suo omicidio, venne torturata, processata
e giustiziata nella pubblica piazza, nonostante il popolo ne avesse preso le
difese.
Artemisia Gentileschi: Pittrice (Roma 8 luglio 1593/Napoli 1653). Fu violentata da Agostino Tassi pittore, amico del padre.
Denunciò il suo violentatore, ma alla fine del processo conclusosi con una
lieve condanna del Tassi, Artemisia, umiliata e sospettata ingiustamente di
immoralità, lasciò Roma per Firenze.
Rosaria Lopez e
Donatella Colasanti: Violentate, seviziate e massacrate per un giorno ed una notte
da tre giovani della Roma bene in una villa del Circeo nel 1975. Rosaria morì e
Donatella riuscì a salvarsi fingendosi morta.
Marinella: Marinella (Maria Carla Cammarata) il 7 Marzo 1988 venne
stuprata da tre ragazzi nei pressi di piazza Navona. Alla fine del processo
d’appello gli stupratori vennero rilasciati a piede libero e poco tempo dopo
Marinella si lasciò morire.
Le leggi delle donne
per le donne
1945 Diritto di voto: 1 febbraio, Decreto
Legislativo n. 23
1963 Divieto di licenziamento per
matrimonio o maternità: L.9 gen. n. 7
1963 Accesso alle professioni dei Pubblici
Uffici: L.9 feb. n. 66
1970 Divorzio: L. 1 dic. n. 898
1971 Tutela delle lavoratrici madri: L.30
dic. n. 1204
1975 Riforma del diritto di famiglia: L.
19 mag. n. 151
1977 Pari opportunità sul lavoro: L. 9
dic. n. 903
1978 Aborto: L. 22 mag. n. 194
1981 Abrogazione del delitto d’onore e
matrimonio riparatore: L.5 ago.
1996 Norme contro la violenza sessuale: L.
15 feb. n. 66
2001 Violenza contro le
donne: L. 5 apr. n. 154
2003 Pari opportunità:
riforma della Costituzione, art. 51
2009 Contrasto alla
violenza sessuale: Decreto Legge 23 apr.n. 38
2012 Quote rosa: L. 23
nov. n. 112
2012 Riconoscimento dei
figli naturali: L.10 dic. n. 219
Insieme si può