lunedì 1 ottobre 2018

C'è sempre qualcuno con cui prendersela




 LE DONNE CHE RUBAVANO IL LAVORO





<<Quel giorno del 1903…..

Come avevo immaginato l’ingresso dei Tiffany Studios era presidiato dai nostri colleghi che sfilavano a ranghi serrati sul marciapiede. Non riuscii a contarli da quanti erano, pareva che fossero venuti tutti e duecento e brandivano cartelli con i loro slogan. Fino a quel momento la nostra marcia era stata una passeggiata, ma più ci avvicinavamo più eravamo schiacciate tra il traffico e quel vociante muro umano.

“Le donne non devono lavorare!”
“Un salario dignitoso per uomini dignitosi”
“A casa le ragazzine!”
……………
“Non lascerò che una ragazzina mi soffi il posto” gridò un uomo in faccia a Mary
“Intriganti!” gridò un altro.
“Ci togliete il pane, ladre!”>>

Un episodio della vita di Clara Driscoll la vera ideatrice, sembra, della famose lampade Tiffany.
Per la particolarità e delicatezza del lavoro Luis Confort Tiffany assume giovani donne che sembrano più adatte a selezionare,  tagliare e montare i pezzi di vetro che formano le sue famose vetrate. La condizione è che non siano sposate né si sposino pena la perdita del lavoro. Ovviamente sono pagate molto meno degli uomini, non hanno diritti e non possono neanche iscriversi al sindacato. Anzi è il sindacato stesso che indice uno sciopero contro di loro chiedendo  la chiusura del  loro laboratorio.  Luis Tiffany da  ascolto agli uomini negoziando una riduzione del lavoro ad esse affidato nonostante le lampade  gli ordini fossero in continuo aumento.
Sembra che l’idea di utilizzare questa tecnica, pezzi di vetro uniti con saldature a stagno, per fare paralumi variopinti perlopiù a motivi floreali, sia venuta ad una delle sue migliore lavoranti, Clara Driscoll che progetterà e realizzerà la maggior parte  delle lampade Tiffany,  alcune delle quali vengono premiate all’Esposizione universale di Parigi. Il nome di Clara, però, non compare mai e solo grazie al recente ritrovamento  delle lettere che la donna scrisse al Luis Tiffany che è stato possibile determinare il suo ruolo fondamentale.

Susan Vreeland ricostruisce, in forma di romanzo,  la biografia di questa artista straordinaria. "
Susan Vreeland, Una ragazza da Tiffany, Ed. Bea
.

 

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